Per sapere cosa contiene il vino rosso, impariamo innanzitutto a decifrare l’etichetta sulle bottiglie. Interpretiamo dunque le informazioni e scopriamo pregi, proprietà ed effetti sulla salute del nettare degli dei.

Come leggere l’etichetta alimentare del vino rosso

Per onorare la cena di stasera, hai deciso di acquistare del buon vino rosso. Esci di casa per andare a comprarlo e, nel momento in cui ti ritrovi con una bottiglia tra le mani, il primo sguardo si posa in maniera naturale sull’etichetta.

 È la cosiddetta carta d’identità del vino.

  1. Quali sono le prime informazioni da controllare?
  2. Quali i requisiti da valutare in etichetta?

Molte delle etichette in commercio sono il risultato di studi approfonditi di marketing e di grande ricercatezza nel packaging: accade quindi che una bellissima etichetta faccia bella mostra di sé su una bottiglia di buon vino rosso, mentre un vino eccellente ne abbia una più modesta ed essenziale.

Per questo è importante saperla leggere. Vediamo come.

I 3 elementi da controllare per primi per scegliere un buon vino rosso

La tipologia di vino. È il nome dei diversi tipi di vino rosso, a cui può essere associato in etichetta anche il luogo di produzione oppure il nome del vitigno (ad esempio Teroldego Rotaliano, Nero d’Avola).

 Il vitigno e la cantina vinicola (l’azienda produttrice). La varietà di vite che è utilizzata per la produzione del vino è detta anche uvaggio. Per quanto riguarda i vini rossi, i vitigni tra i più più diffusi e famosi sono il Cabernet-Sauvignon, il Merlot, il Pinot noir, il Syrah.

L’annata. È un’informazione molto preziosa per i veri intenditori. In particolare, per il vino rosso, se è “d’annata”, quindi di una vendemmia di qualche anno fa, è più pregiato e rinomato. È possibile trovarla, anche se solo l’85% dell’uva è stata raccolta in quel dato anno.

Insieme all’indicazione dell’annata possiamo trovare:

  1. La denominazione IGP, DOC o DOCG
    1. IGT Indicazione Geografica Tipica, non sempre ha un’annata: indica vini prodotti con uve che arrivano da una zona delimitata. Oggi dovrebbe essere sostituito con IGP Indicazione Geografica Protetta (ma troviamo ancora spesso IGT).
    2. DOC Denominazione di Origine Controllata: indica vini di qualità, delimita la zona di produzione. L’approvazione del disciplinare è più rigida della IGT
    3. DOCG Denominazione di Origine Controllata e garantita: indica vini di qualità e di particolare pregio. Queste bottiglie sono munite di fascetta “contrassegno dello stato” per impedire di poter aprire la bottiglia ed estrarre il contenuto senza romperlo. Solo per i vini che hanno la DOC da almeno 5 anni.
  2. La dicitura di vini varietali ovvero quei vini senza denominazione IGP, DOC o DOCG, che derivano da una o più varietà di vitigni. Possono riportare l’indicazione dell’annata.

Altre caratteristiche che è possibile leggere su un’etichetta di vino rosso sono:

  1. Zona di origine. Il fatto di indicare il Paese di provenienza del vino mira, nelle intenzioni del Legislatore, a valorizzare i Paesi produttori.
  2. Denominazione IGP, DOC o DOCG. In quest’ultimo caso (DOCG)  è obbligatoria la fascetta. Si tratta di un sigillo dello Stato, che contiene il codice per identificare la bottiglia e consentirne la tracciabilità. Impedisce inoltre di poter aprire la bottiglia ed estrarre il contenuto, senza romperla.
  3. Le sottodenominazioni possibili ma solo per i vini DOC sono: classico, riserva, superiore, cru.
  4. Codice ICQRF. Si trova sulla capsula di tutte le bottiglie di vino. Questo codice è rilasciato dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agro-alimentari e identifica in modo univoco l’azienda che ha effettuato l’imbottigliamento. È quest’ultima infatti che è responsabile del vino presente all’interno della bottiglia e a cui i consumatori devono rivolgersi in caso di eventuali contestazioni. (Il Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari -ICQRF- è uno dei principali organismi europei di controllo dell’agroalimentare).
  5. Azienda imbottigliatrice, che può anche non coincidere con quella produttrice. Ha il compito di riportare sull’etichetta anche il lotto di imbottigliamento, un codice che indica la rintracciabilità di quella bottiglia.
  6. Volume nominale. Semplicemente, indica la quantità di vino in bottiglia. Una bottiglia di vino contiene comunemente 0,75 l.
  7. Percentuale di alcool puro. La definizione tecnica è titolo alcolometrico volumico effettivo. Si tratta di un valore compreso tra 10 e 18%, che si può esprimere in unità (ad esempio un vino di 12 gradi) oppure in mezze unità (12,5 gradi).
  8. Un buon vino rosso ha una gradazione di 12-13% di alcool presente. Al di sotto di questo valore, il vino è “più leggero” mentre salendo oltre i 13 gradi diventa “robusto”.
  9. Classificazione organolettica. Oltre a quella di leggero/robusto, il vino può essere giovane/maturo, beverino/impegnativo, secco/amabile, fruttato/evoluto..
  10. Eventuali allergeni. Quali sono i possibili allergeni presenti nel vino rosso?
    Innanzitutto, nessun problema per i celiaci, dal momento che non contiene glutine.
    Ciò che invece si trova in quasi tutti i vini rossi in commercio è l’anidride solforosa. La dicitura Contiene Solfiti è obbligatoria per legge, se la concentrazione arriva a 10 mg/litro. Da tenere presente che i solfiti si sviluppano in modo naturale durante la fermentazione ovvero nel passaggio da succo d’uva a vino, grazie alla presenza del lievito. Altri tipi di questi conservanti invece vengono aggiunti in seguito, con la finalità di evitare la proliferazione di batteri dannosi, preservando gusto e colore.
  11. Eventuale punteggio assegnato dalle guide eno-gastronomiche.
  12. Piatti e preparazioni culinarie da abbinare per esaltare al meglio le proprietà del vino.
  13. Caratteristiche sensoriali.
  14. Metodologia produttiva: convenzionale, biologico, naturale, vegano.

Vino rosso: etichetta fronte-retro della bottiglia

Innanzitutto, sottolineiamo che non tutte le bottiglie presentano in maniera obbligatoria un’etichetta sul retro: quindi se non è presente, non c’è motivo di preoccuparsi.

Il vero requisito importante da valutare è che siano presenti in etichetta (davanti o dietro, disposti in modo arbitrario non importa) le informazioni essenziali, tra tutte quelle fino ad ora analizzate:

 Il nome del vino

  • Il vitigno
  • Nome e sede dell’azienda imbottigliatrice e lotto di imbottigliamento
  • Gradazione alcolica
  • Quantità del contenuto
  • Presenza di solfiti

Se però sono presenti entrambe le etichette, di solito troveremo, su quella posteriore, alcuni consigli pratici. Come:

  • abbinamento del vino a determinati cibi
  • temperatura ideale di servizio
  • caratteristiche della degustazione (ad esempio: vino armonico, vellutato e sapido).

Il vino rosso fa bene? Ecco i benefici delle sue proprietà

Il vino è una bevanda alcolica, che si ottiene dalla fermentazione dell’uva. Dal punto di vista chimico, il vino è composto principalmente da acqua e alcol etilico, detto etanolo.

Oltre a queste principali, troviamo una varietà di altre sostanze, in particolare:

  • Polifenoli e antocianine, dai noti effetti benefici sulla salute, perché antiossidanti
  • Solfiti, che possono scatenare mal di testa e causare tosse e respiro affannoso, in soggetti sensibili e se assunti in quantità rilevanti
  • Zuccheri, che aumentano l’apporto calorico giornaliero al nostro organismo

Come rispondere quindi alla domanda: A cosa fa bene il vino rosso?

Dobbiamo tener conto di più considerazioni.

Tra le proprietà del vino rosso più acclamate c’è quella antiossidante, che ha effetti positivi sul metabolismo grazie alla maggior presenza nel vino rosso di resveratrolo (una sorta di molecola di lunga vita).

Ovviamente la dose ingerita si abbina sempre all’alcool, ai solfiti e agli zuccheri presenti, ragion per cui il consumo di vino rosso deve mantenersi moderato, nei limiti consigliati di un bicchiere durante il pasto.

Il vino rosso rientra tra i piaceri della vita: nell’antica Grecia si associava all’estasi divina ed ancora oggi è il simbolo per eccellenza della convivialità, della festa a tavola, della gioia durante gli eventi importanti. Per continuare il viaggio nell’affascinante mondo dei vini rossi, guarda la nostra speciale selezione di etichette.