Celebri per il loro corpo e la loro longevità, il Cabernet Sauvignon e il Cabernet franc sono considerati i principali rappresentanti dei famosi vini pregiati della regione di Bordeaux. La varietà Sauvignon in particolare, oggi diffuso internazionalmente, è il vitigno a bacca rossa più coltivato sul globo, grazie alla sua grande adattabilità a diverse composizioni del terreno e condizioni climatiche.

Storia del Cabernet Sauvignon e franc

Nonostante entrambe le tipologie di Cabernet siano originarie della zona di Bordeaux, alcuni particolari differiscono nella loro storia. Il Cabernet Sauvignon nasce da un ibrido spontaneo tra Cabernet franc e Sauvignon Blanc nel XVII secolo nelle aree del Médoc e delle Graves. La prima coltivazione in maniera estensiva e intensiva del vitigno è infatti avvenuta sulla rive gauche della Garonna e della Gironda.

Questo vitigno viene reso celebre e diffuso nel resto della Francia nel XVIII secolo dai nobili francesi Hector de Brane e Armand d’Armailhacq. Arriva in Piemonte nell’Ottocento, per poi spopolare tra le coltivazioni toscane dopo il 1970. Qui diventa uno dei vitigni fondamentali per la produzione dei Supertuscans, tra cui Sassicaia e Tignanello. Il suo successo in Toscana ha ampiamente contribuito alla sua distribuzione nel resto del Paese. Oggi infatti, da solo o come vitigno migliorativo, viene utilizzato nella produzione vitivinicola di quasi tutte le regioni.
Il Cabernet franc, invece, nasce sulla rive droite della Gironda, a Saint Émilion, luogo che tutt’oggi esprime il vertice della qualità del vitigno. Su raccomandazione del Cardinale Richelieu, l’abate Breton dell’abbazia di Saint-Nicolas-de-Bourgueil lo rende celebre nella zona della Loira. Nel corso del XVIII secolo viene poi introdotto in Friuli, Veneto e Trentino, regioni nelle quali è ancora oggi ampiamente coltivato. In Italia, la varietà franc è utilizzata per produrre vini con caratteristiche simili ai quelli della Valle della Loira, ma più tannici.

Oggi il Cabernet è un vitigno presente a livello mondiale, e produce ottimi risultati ad esempio nella Maipo Valley cilena, in Argentina, in Australia e in Sudafrica. Un livello di eccellenza di vini prodotti da questo vitigno è stato raggiunto inoltre nella nota Napa Valley, in California.

Caratteristiche del Cabernet Sauvignon e franc

I vitigni Cabernet danno vita a vini persistenti, corposi, particolarmente tannici e dal colore rosso rubino intenso con sfumature violacee. Al naso sono fruttati, floreali e speziati, con un forte aroma erbaceo, più persistente nei vini giovani, e una caratteristica nota di peperone verde che si affievolisce nel tempo.

Ad aromi di prugna, mora e amarena si uniscono sentori di sottobosco, pepe nero e chiodi di garofano. Con l’affinamento in legno, emergono forti note balsamiche e aromi terziari come violetta, tabacco, cacao e caffè, senza mai intaccarne la struttura.
Sebbene molto simili per caratteristiche organolettiche, le due varietà possono essere distinte per alcuni particolari. Ad esempio, la varietà franc ha meno struttura della varietà Sauvignon, ma è più fruttato e possiede una nota erbacea più marcata e sentori di anice e olive.

Abbinamenti a tavola

Per quanto concerne gli abbinamenti con il vino Cabernet, esiste una grande varietà di abbinamenti a seconda della tipologia. I vini più giovani sono ottimi con salumi stagionati o sughi di carne. Quelli più strutturati preferiscono l’abbinamento con carni alla griglia o arrostite e selvaggina come cinghiale, capriolo e fagiano, che grazie alle loro note speziate e aromatiche ne mettono in risalto il sentore di ginepro. Infine, questo vitigno viene spesso consigliato in abbinamento a piatti a base di tartufo, in particolare ai risotti.
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